Quello che vi propongo è solo il trailer, ma potrebbe rendere l’idea di quante cose si possano fare durante la stagione estiva. Mi soffermo sul termine Parco, oggi abusato e reso incomprensibile da luoghi di divertimento artificiali. Certamente abbinare i termini Riviera dei Parchi, senza aggiungere artificiali o giochi, la cosa non si spiega. L’alta via dei Parchi, richiama zone incontaminate, protette dove ogni persona incontra la natura. Il richiamo forte verso qualcosa di atavico come il “Wild”, quel selvaggio che è in noi. Liberi da tutto. In ascolto del vento. Tanta strada innanzi. Un pellegrinaggio ai confini dell’anima, senza mai raggiungerla. Buona visione.
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Imparare dagli errori
Ho vissuto diverse giornate interessanti a cavallo tra il Natale e l’ Epifania. Ho camminato molto. Ho ammirato panorami mozzafiato. Ho calcato sentieri interessanti. In particolare ho visto anche la cattiva organizzazioni dei vari comuni che persistono nel lavorare separatamente e non in rete. Abbuffata di turismo e mancanza di servizi e offerte ad hoc. Pochi maestri di sci. Monopolio logistico delle strutture di noleggio di materiale: sci, racchette, bastoni, caschi, ecc… Le idee ci sono, ma non possono essere supportate, poiché un comune da solo non vi riesce. Altra nota da correggere. Gli IAT o gli sportelli dell’Ente Parco affidati al volontariato, è possibile trovarli quasi sempre chiusi durante le feste? Dove posso reperire le informazioni sugli agriturismi aperti? Oppure quali manifestazioni natalizie scegliere? Dove, come, quando e quanto costerebbe per una famiglia? Involontariamente le ho richieste al sindaco, che casualmente passava in corridoio. Viste le prime difficoltà mi sono adoperato per aiutare le persone del Carpegna Park per avviare la pista di risalita dei bob, senza apportare, purtroppo, miglioramenti. Problema primncipale: un meccanismo da 30 KW come può funzionare a 20 KW? Si spegne continuamente. Girando qua e là ho scoperto che tutte le piste di risalita (Eremo, Montecopiolo e Cantoniera) hanno avuto dei problemi di funzionamento. Mancanza di manutenzione? Progettazione sbagliata? È giunta la prima neve e tutto era improvvisato. Niente piste di fondo. Niente informazioni. Turisti che il 2 gennaio sono ripartiti, lasciando strutture ed esercizi con un palmo di naso. Si cercano i colpevoli, ma intanto le occasioni per reclamizzare le nostre zone sfuggono veloci.
Sentiero 95
Domenica 21 dicembre
Partenza da Pennabilli alla ricerca del sentiero 95. Giornata perfetta. Foschia e umidità sono rimaste all’inizio della valle. Chiedo informazioni se qualcuno conoscesse l’attacco del 95. Qualche signore arzillo e buon camminatore delle prime ore del mattino mi ha indicato il 93. Io rimango basito. Controllo la mappa. Il 92 e 93 non si trovano. Pazienza! Tutto muta continuamente. Visito velocemente per la chiesa di San Lorenzo edificata in onore del martire sopra ruderi di templi pagani legati al fuoco. La veduta è spettacolare. Il fondovalle avvolto dal manto nebbioso, mentre il sottoscritto passeggia in maniche corte. Poi riprendo il sentiero alla ricerca del 95. Trovo segnaletica del 92 2 93. Ci provo. Arrivo inaspettatamente in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo. Luogo percorso oltre che dal savio poeta Tonino Guerra, anche dal Dalai Lama. Si trova una foto di questo evento. Interessante risulta l’attraversamento dei ruscelli. Mi raccomando, meglio munirsi di bastoncini telescopici. Mi fermo all’ennesimo incrocio, ma non trovo nulla. Decido di risalire “dritto per dritto” il crinale e trovo degli abbozzi di sentiero. Poi sento rumori (classiche motoseghe ) di operai addetti alle potature. Trovo un sentiero, non segnato e passo davanti al sentiero giusto, ma i segni del tempo hanno cancellato i segnavia. Incrocio dei cacciatori al termine della battuta di caccia, i quali mi indicano il percorso più veloce, ma non segnato. Arrivo quasi a meta dopo 3 ore e 40 minuti. Raggiungo un incrocio importante (Valzoppo) che indica il sentiero 121 verso la Cantoniera e il 95 (alleluja!). Sono provato dalla fatica, ma contento di aver terminato un anello che mi prefiggevo da tempo. Mangio qualcosa velocemente e riprendo la via del ritorno percorrendo il 95. È un sentiero molto acquitrinoso, per via di rivoli e ruscelli. Trovo le tracce insanguinate di prede abbattute dai cacciatori. La chicca finale è al rientro. La vista di Petrella Guidi dietro la disposizione sui due cucuzzoli di Pennabilli. Una meraviglia! Chiedo cortesemente alla Proloco di aggiornare la sentieristica prima possibile e di provare a ricercare il 95 e ripristinarlo, poiché in certi incroci è prevalso il dubbio. Questo sentiero che si allaccia con il 121 è il più corto per raggiungere la Cantoniera, altrimenti bisogna percorrere, mi pare, il 103 verso Scavolino e risalire il Monte Carpegna. Luca Tentoni
Anello:#dettagli2
In questo breve video è riassunto quanto visto e apprezzato in questa escursione. Un tratto come si denota rientra nel giro dell’Alta Via dei Parchi. Prendete nota. Ve lo consiglio caldamente. Se poi qualcuno chiedesse ulteriori notizie, rimango a disposizione.
Anello: #dettagli1
Vi raccontavo nel precedente post dei percorsi n°105, n°102 e n°_105/a.
Durante la nostra escursione abbiamo avuto modo di constatare la necessità di porre attenzione, almeno nelle stagioni calde alle mandrie presenti sui pascoli. Come è accaduto in passato, si potrebbe incontrare il toro ed è un incontro comunque da evitare.
Altra considerazione: essendoci mandrie è facile trovare i cancelli chiusi e incatenati. Gli allevatori probabilmente esasperati, hanno posto rimedio con dei lucchetti. Essi più volte hanno trovato i cancelli aperti e le proprie bestie potevano muoversi lontano dai pascoli preposti, quindi una minima attenzione ci vuole sempre. Aggiungo che domenica era anche giorno di caccia, quindi era facile incrociare persone con cani al seguito in cerca di selvaggina, quindi consiglio in questa stagione di non lasciare il sentiero tracciato onde evitare spiacevoli incidenti.
Questo è un itinerario tra i più lunghi ed emozionanti che si snoda tutto attraverso l’antico territorio del #Montefeltro e offre l’occasione di conoscere aspetti caratteristici e spettacolari. Vi inviterei a vivere l’emozione offerta da questo monte che di primo acchito apparirebbe piccolo, ma non per gli ammanti del camminare.
di Luca Tentoni
Visitare la Valmarecchia 